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Il Rating di Legalità aiuta le imprese a finanziarsi

rating di legalità

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Nel 2012 AGCM ha introdotto il rating di legalità, uno strumento volto alla promozione di principi di comportamento etico in ambito aziendale. Il 21/12/2018 la Banca d’Italia ha pubblicato i dati aggregati sugli effetti del rating di legalità in termini di concessione di finanziamenti da parte del sistema bancario.
Prima di andare ad analizzare i dati ricordiamo brevemente che tale strumento si traduce in una valutazione indicativa del rispetto della legalità e dal grado di attenzione riposto nella corretta gestione del business. Inoltre, l’ordinamento giuridico riconosce dei vantaggi alle imprese che richiedano ed ottengano il rating, soprattutto in sede di concessione di finanziamenti pubblici ed agevolazioni per l’accesso al credito bancario, come stabilito dal decreto interministeriale n. 57 del 20 febbraio 2014.
Infatti, sia le pubbliche amministrazioni che le banche sono chiamate a tenere conto della presenza del rating di legalità, ad esempio gli istituti di credito devono tenerne conto in sede di istruttoria per le domande ai fini di una riduzione dei tempi e dei costi per la concessione di finanziamenti. Inoltre, il rating rientra tra le variabili utilizzate dagli istituti di credito per valutare il merito di credito dell’impresa, influenzando il processo di determinazione delle condizioni economiche di erogazione.
Attualmente possono richiedere l’attribuzione del rating le imprese operative in Italia che abbiano raggiunto un fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio chiuso l’anno precedente alla richiesta (riferito alla singola impresa od al gruppo di appartenenza) e che siano iscritte al registro delle imprese da almeno due anni.
La scala del rating di legalità è espressa in termini di “stellette”, lì dove una stelletta rappresenta il punteggio minimo mentre tre stellette indica il miglior grado di giudizio.
L’Autorità mantiene aggiornato sul proprio sito l’elenco delle imprese cui il rating di legalità è stato attribuito, sospeso, revocato, con la relativa decorrenza. Nelle visure delle camere di commercio viene indicato se le imprese sono in possesso del rating.
Tornando ai dati comunicati dalla Banca d’Italia, alla fine del 2017 le imprese dotate di rating di legalità ammontavano ad appena 4.525, in aumento rispetto alle 3.398 del 2016. Secondo le rilevazioni sono aumentate anche le imprese dotate di rating di legalità ad aver richiesto ed ottenuto un finanziamento presso il sistema bancario, infatti sono passate dalle 3.265 del 2016 a 4.400 nel 2017. Secondo le rilevazioni per il 40% di queste 4.400 imprese il rating di legalità è risultato importate per accedere alla nuova finanza sotto forma di migliori condizioni economiche nella concessione dei finanziamenti o di minori tempi e costi di istruttoria.
Nel corso dello stesso anno solo 125 imprese, pur munite di rating di legalità, non hanno ottenuto il finanziamento richiesto; in quasi l’85 per cento dei casi il diniego è stato motivato dall’insufficiente merito creditizio dell’impresa.
A dimostrazione di quanto gli istituti di credito tengano in considerazione questa certificazione, recentemente alcuni di questi hanno iniziato a predisporre, per le sole aziende che hanno ottenuto il rating di legalità, un iter semplificato e più rapido per le delibere di nuovi affidamenti. In questo modo il rating diventa anche uno strumento in mano alle banche per la selezione della migliore clientela in sede di sviluppo commerciale.
Il Team Finance dell’ADM Associati offre un servizio di assistenza alle imprese interessate a conseguire l’assegnazione del rating di legalità, accompagnandole in tutti i passaggi necessari per istruire la pratica e verificare la sussistenza dei requisiti richiesti.

Per maggiori informazioni rivolgiti ai nostri esperti di consulenza aziendale all’indirizzo finance@admassociati.it

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