Quesiti e approfondimenti

I.V.A. nella fatturazione contributo per spese pubblicitarie a soggetto comunitario

Quanto alla tematica proposta, la soluzione deve essere ricercata nella qualificazione da dare alla natura del costo sostenuto per la realizzazione dei cataloghi, da cui poi deriva il comportamento fiscale da adottare. In particolare, la spesa in oggetto è qualificabile come costo pubblicitario, in cui il catalogo non è altro che mezzo di propaganda pubblicitaria in grado di far conoscere al pubblico i prodotti dell’impresa produttrice.

Sostanzialmente il contributo, che viene riconosciuto dal soggetto estero alla società italiana, ha natura corrispettiva a fronte della pubblicità di cui anche lo stesso fornitore comunitario indirettamente beneficia.

Di conseguenza, secondo quanto stabilito dall’articolo 7, comma 4 lett. d) D.P.R. n. 633/72, se la pubblicità è effettuata a favore di un soggetto comunitario, che riveste la qualifica di soggetto passivo d’imposta nello stato di domicilio o residenza, l’imposta non è territorialmente rilevante (“fuori campo I.V.A. ex art. 7, co. 4 lett. d) D.P.R. n. 633/72: dicitura da riportare nella fatturazione del contributo).

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